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Il Metodo

Spectro-Chrome è un sistema terapeutico sicuro e naturale che si basa sull’utilizzo dello spettro visibile (i colori).

 

Il sistema viene lanciato nel 1920 dal suo inventore Dinshah P. Ghadiali.

 

La base scientifica del metodo poggia sui seguenti pilastri interdisciplinari:

 

  • per poter funzionare perfettamente, il corpo umano ha bisogno di ricevere determinati elementi chimici. La mancanza di tali elementi può essere dovuta ad un problema interno dell’organismo che non li produce, oppure  esterno – per mancato apporto con la dieta.

 

  • la potenza degli elementi chimici dipende dalla loro disposizione atomica, la quale può essere rilevata dallo spettroscopio e codificata in linee di colore; tutti gli elementi chimici della tabella di Mendeleev sono stati cosi analizzati allo spettroscopio e, in corrispondenza alla linea Fraunhofer predominante, codificati come un colore;

 

  • il fondamento del metodo Spectro-Chrome è l’utilizzo dei codici colore invece delle sostanze chimiche per potenziare o diminuire le attività fisiologiche, associando ogni sostanza/colore ad una precisa funzione fisica del corpo umano.

 

Il risultato è un sistema che collega in modo matematico una condizione di disagio alla mancanza o all’eccesso di un certo elemento chimico, il quale è apportato esattamente dove serve attraverso la luce colorata, creata da una semplice lampada e un set di filtri colorati.

 

Perché  Spectro-Chrome funziona?

 

In generale, per gli stessi motivi per i quali funzionano la terapia della "luce blu" per alcuni tipi di itterizia neonatale (ossia per via della foto-ossidazione e la conseguente riduzione di bilirubina), quella della vitamina D prodotta dall’ultravioletto, oppure la terapia per la SAD, la depressone stagionale (attivazione, attraverso gli occhi, dell’ipotalamo e della ghiandola pituitaria che controlla il sistema endocrino).

 

Nello specifico, un ulteriore motivo ci riporta alla teoria quantistica: ogni singola cellula di un organismo vivente ha una funzione precisa da eseguire. Facendo ciò, essa genera e irradia una energia specifica; spesso la totalità dell'energia cellulare è chiamata "aura". Quando un particolare organo o sistema è poco attivo, la sua energia aurica si riduce e così l’appropriato colore attivante viene proiettato sulla zona interessata. In caso di iperattività, il rimedio è il colore opposto che attiva i naturali poteri rigenerativi presenti dentro di noi.

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